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Presentazione cinipide x la sagra (1).pptx

Published Sep 20, 2013 in Education
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Cinipide galligeno del CastagnoA cura della Proloco CamposauroXXI Sagra Della Castagna

L’imenottero cinipide Dryocosmus kuriphilus Yatsumatsu è un piccolo insetto di colore nero da adulto, particolarmente dannoso per il castagno, originario della Cina ma ormai ampiamente diffuso in Giappone, Corea e Stati Uniti. L’insetto è stato segnalato per la prima volta in Italia nel 2002 (prima segnalazione anche per l’Europa) in provincia di Cuneo.  Negli ultimi anni si è diffuso ulteriormente, interessando 15 delle 20 regioni italiane. Nel 2009 infatti Dryocosmus kuriphilus risulta assente solamente in Valle d'Aosta, Basilicata, Molise, Sicilia e Puglia. Nel 2011 ha pesantemente infestato anche la Liguria. Inoltre è presente in Francia, Slovenia e Svizzera. La sua diffusione è stata molto rapida anche grazie all’assenza di limitatori naturali in grado di contenerne la diffusione.Galle formate dal Cinipide su castagnoCos’è il Cinipide galligeno del Castagno?Cinipide

Piante attaccateCastaneo ibridi euro-giapponesiCastaneo selvatico D. kuriphilus attacca sia il castagno europeo (Castanea sativa Mill.), selvatico o innestato, sia gli ibridi euro-giapponesi.La popolazione è costituita di sole femmine partenogenetiche, lunghe circa 2 mm e di colore nero con zampe giallo-brunastre, in grado di deporre fino a 100-150 uova senza accoppiarsi.Cinipide

Il Cinipide svolge una sola generazione l’anno, con comparsa degli adulti da fine maggio a luglio e deposizione delle uova nelle gemme delle piante ospiti. Le larve nascono a partire dalla fine di luglio e svernano nelle gemmesenza che nessun segno visibile ne riveli la presenza ad un esame esterno. La ripresa dell’attività trofica delle larve nella primavera successiva induce la formazione di vistose galle su germogli, nervature fogliari e infiorescenze. Il ciclo biologico si chiude all’inizio del periodo estivo con la comparsa delle nuove femmine adulte, fertili. Gli attacchi del Cinipide sono facilmente individuabili per la presenza sui castagni delle galle che si presentano come escrescenze tondeg-gianti, con superficie liscia e lucida, inizialmente di color verde chiaro e in seguito rossastre.Ciclo biologicoGalle su amentiGalla fogliare

Queste formazioni ipertrofiche permangono a lungo sulla pianta anche in inverno.Galla fogliare sulla pagina inferioreGalle su germogli e foglie

DanniGli attacchi di questo temibile fitofago possono determinare gravi danni, con perdite rilevanti non solo per quanto riguarda la produzione di frutti, ma anche con riferimento agli accrescimenti legnosi.Galle dell’anno accanto a vecchie galle di colore marrone e foglie secche: è evidente l’arresto di sviluppo subito dal germoglio dell’anno passatoChioma trasparente di un castagno su cui sono evidenti i segni dell’attacco del Cinipide: getti con ridotto accrescimento sui quali permangono foglie secche dell’anno precedente

 Focolai d’infestazione dell’insetto sono stati finora osservati in Italia solo in castagneti e vivai del Piemonte e, più di recente, su materiale di moltiplicazione anche in aziende del Lazio e della Toscana.Si raccomanda pertanto, al fine di ostacolarne la diffusione, di evitare l’introduzione di piantine, astoni e marze provenienti dalle aree ove il Cinipide è stabilmente insediato. Bisogna infatti ricordare che nel periodo invernale risulta difficile individuare con controlli in campo la presenza delle larve di prima età nelle gemme. Il Cinipide galligeno del castagno può diffondersi peraltro mediante il volo delle femmine adulte e con il loro trasporto accidentale da parte di autoveicoli. Il mezzo di diffusione più pericoloso è comunque rappresentato dall’impiego di materiale di propagazione proveniente dalle aree infestateVecchio castagno fortemente danneggiato per ripetuti attacchi del CinipidePrecauzioni da adottare

Interventi di difesa Uno degli aspetti più rilevanti previsti dal progetto di ricerca è l’introduzione di un antagonista naturale, cioè di un altra piccola vespa che si nutre a spese del cinipide, il cui nome scientifico è Torymus sinensis.Anche il nemico naturale, come il cinipide stesso, è originario dell’estremo oriente. Pertanto, dopo un difficile ciclo di adattamento avvenuto in Piemonte, è stato possibile allestire una sorta di allevamento semi naturale, grazie al Dipartimento di Entomologia e Zoologia applicate all’Ambiente dell’Università degli Studi di Torino, e poi avviare un piano di distribuzione in diverse aree castanicole italiane.Torymus sinensis.

Le aree individuateL’8 e il 9 maggio  il personale dell’Assessorato Regionale e i ricercatori dell’Istituto per la Protezione delle Piante –CNR della sezione di Portici hanno provveduto ad individuare alcuni siti idonei (5 e precisamente nei comuni di Roccadapide e Calvanico in provincia di Salerno, Serino e Solofra in provincia di Avellino e Roccamonfina in provincia di Caserta) ed a distribuire nell’ambiente complessivamente 400 coppie del parassitoide Torymus sinsensis. Già nel 2009 vi è stato un lancio di 100 coppie in un castagneto ceduo nel comune di Montoro Superiore (Av).I siti sono stati scelti in modo che, grazie alla loro ubicazione, siano in grado di assicurare una diffusione naturale “dell’insetto utile” in areali molto ampi già interessati dall’infestazione del cinipide. I lanci dell’insetto utile potranno dare i primi risultati quando il numero degli individui comincerà a salire e ciò avverrà in maniera graduale nel corso degli anni.Comune di Roccadapide Comune Solofra di

Nemici naturali Un aspetto assai importante è poi legato al ruolo dei nemici naturali “autoctoni” ovvero tipici della fauna italiana e  legati alla vegetazione già presente come le querce. Infatti sulle querce, ma anche su altri alberi ed arbusti, si formano delle galle dovute ad altri imenotteri che a loro volta sono vittime di alcuni parassitoidi. Tali parassitoidi (e la ricerca finanziata dalla Regione Campania lo dimostra) non disdegnano di nutrirsi anche del cinipide del castagno. Perciò è importante non eliminare le querce nel castagneto; sarebbe auspicabile piantare nuove piante di quercia in ogni castagneto.Albero di querciaFine